Caro carburanti, Folgori (FEOLI): “Prezzo benzina alle stelle mette in ginocchio famiglie e imprese”

Il caro carburanti sta rovinando le vacanze a milioni di famiglie italiane. Come associazione di categoria siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo. Il prezzo di diesel e benzina cresce progressivamente e non si arresta. Per quanto riguarda il prezzo medio a litro, l’Italia è il quarto Paese europeo: solo Paesi Bassi, Danimarca e Grecia hanno costi del carburante più elevati dei nostri. Il governo continua a non voler toccare le accise, nonostante sia noto a tutti che il prezzo del carburante pesino in maniera determinante gli oneri fiscali applicati agli automobilisti. Tanto per far capire di cosa stiamo parlando, nel solo mese di agosto, complici l’esodo estivo e l’aumento dei prezzi del carburante, lo Stato a incassato due miliardi e mezzo di euro in più. Ecco il motivo per cui non si abbassano le accise: perché indirettamente sono un modo di fare cassa sulle spalle degli italiani. Non ci convince la proposta che arriva dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy di reinvestire questo extragettito per ridurre il cuneo fiscale, poiché si tratterà di una riduzione parziale, rivolta solo ai bassi redditi. Intento lodevole: rendere più pesante la busta paga di chi percepisce un salario basso è doveroso. Siamo però preoccupati perché si rischia di finanziare questa operazione con i soldi del ceto medio, di migliaia di cittadini cioè che vanno a fare il pieno di carburante per lavorare, accompagnare i figli a scuola, andare in vacanza. Un ceto medio già fortemente impoverito da pandemia e crisi energetica e che rischia di pagare un conto salatissimo. A Roma, in alcuni distributori, il costo del carburante ha abbondantemente superato i due euro, segno che l’obbligo di indicare il prezzo medio non ha funzionato come deterrente. In autostrada poi il prezzo di benzina e diesel è esorbitante. Ciò non colpisce solo le famiglie, ma anche centinaia di imprese di trasporto – che impiegano migliaia di lavoratori – che dovranno sostenere costi molto più alti per garantire il servizio. In Italia l’88% delle merci viaggia su strada prima di arrivare in negozi, supermercati, centri commerciali. Per non parlare del trasporto ultimo miglio, un servizio che garantisce il funzionamento di tutti gli acquisti on line. Il caro carburanti rischia di avere un impatto devastante. Il governo intervenga prima che sia troppo tardi.”

Lo dichiara in una nota Enrico Folgori, presidente di FEOLI (Federazione Europea Operatori Logistica Integrata) e Chief Strategy e Market Intelligence Office di SIC Europe, società leader della logistica integrata, dei trasporti e del facility management.

Fonte: meridiananotizie.it | Link all’articolo