“Nonostante l’inflazione abbia rallentato leggermente la sua crescita, la crescita del carrello della spesa resta alta e si attesta a +9,4%. Ad incidere fortemente sul caro vita è ancora il rincaro dei prezzi energetici, con la corsa del costo dei carburanti che non si ferma: diesel e benzina hanno superato i 2 euro al litro al self service anche in città. L’inflazione ha colpito soprattutto le famiglie con redditi bassi o medio-bassi, arrivando ormai a intaccare anche il potere d’acquisto del set medio. Auspichiamo che il governo si faccia carico della sofferenza degli italiani, non solo utilizzando l’extragettito proveniente dal rincaro dei carburanti e dalle accise per intervenire sui redditi bassi. Questa manovra, pur lodevole e ampiamente condivisibile, rischia di essere insufficiente perché non interviene né sulle aziende, che continuano a sostenere una pressione fiscale enorme e vedono rincarare in modo vertiginoso i costi di produzione. Auspichiamo che nella prossima manovra il governo introduca misure strutturali per ridurre il costo del lavoro e tagliare il cuneo fiscale, l’unica misura in grado di aumentare i salari, far crescere il potere d’acquisto delle famiglie, far ripartire i consumi e alleggerire il costo del lavoro sugli imprenditori”.
Lo dichiara in una nota Enrico Folgori, presidente di FEOLI (Federazione Europea Operatori Logistica Integrata) e Chief Strategy e Market Intelligence Office di SIC Europe, società leader della logistica integrata, dei trasporti e del facility management.