Tregua elettorale per concordare con il governo le misure urgenti da attuare
“Purtroppo sta accadendo quello che noi, insieme a tante altre associazioni di categoria, avevamo previsto: a settembre molte piccole e medie imprese non riapriranno a causa dell’aumento dei costi del gas e dell’energia. Come associazione di categoria chiediamo a tutte le forze politiche una tregua elettorale per concordare con il governo le misure urgenti da attuare. Come FEOLI ribadiamo le nostre priorità: un nuovo decreto per calmierare i prezzi di gas, energia elettrica e carburanti; la destinazione dell’extragettito ottenuto dai rincari a famiglie e imprese; una cassa integrazione per le aziende colpite dalla guerra in Ucraina sulla scorta della Civ Covid; un nuovo decreto Ristori. Purtroppo tutto ciò rappresenterà una misura tampone. Servono riforme strutturali come il tetto europeo al prezzo del gas, per cui l’Italia si sta facendo alfiere in Europa, aprendo in questi giorni brecce significative anche tra i Paesi membri più ostili. Ma la vera scommessa è la transizione ecologica: il lavoro fatto in questi mesi, unito alle risorse del PNRR, non va disperso. Solo gli investimenti su energie rinnovabili e sulle infrastrutture può portare l’Italia all’indipendenza energetica dal gas russo e dare alle aziende nuovi strumenti per garantire competitività e tenuta economica. Così come, a nostro avviso, si dovrebbe aprire un dibattito serio e non ideologico sul nucleare di nuova generazione. L’Italia ha perso troppe occasioni di sviluppo a causa del partito del no”.
Lo dichiara in una nota Enrico Folgori, presidente di FEOLI (Federazione Europea Logistica Integrata) e Chief Strategy e Market Intelligence Office di SIC Europe, società leader della logistica integrata, dei trasporti e del facility management.